Cari Colleghi, la malattia da coronavirus ha colto molti di noi di sorpresa suscitando sentimenti contrastanti quali incredulità, sgomento, perplessità. Abbiamo visto questa epidemia trasformarsi in pandemia, così come dichiarato dall’OMS l’11 marzo scorso, e diffondersi in tutto il pianeta ad eccezione dell’Antartide. Siamo oggi consapevoli di vivere in una condizione di all’erta sanitaria.
Forte l’impegno delle Istituzioni: Prefettura, Forze dell’Ordine, Sindaci, Protezione Civile, Volontariato, Diocesi. L’ASP Ragusa opera con impegno per superare le ben note criticità di questa emergenza sanitaria. Doveroso il ringraziamento ai Nostri Colleghi Medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari per la dedizione ai pazienti e l’impegno in prima linea negli ospedali e sul territorio anche a rischio della propria incolumità. Esprimiamo la nostra vicinanza ai pazienti che lottano contro il covid 19, alle persone sole, agli anziani e a tutti coloro che vivono una condizione di disagio.
L’Ordine si impegna, per il tramite delle Associazioni di rifornire, nei limiti del materiale disponibile, dispositivi di protezione per i soggetti fragili. Un encomio ai cittadini della nostra Provincia per i comportamenti responsabili e il senso civico dimostrato nel rispetto delle regole dettate da decreti regionali e nazionale. Da più compreso e rispettato il distanziamento sociale e la limitazione delle uscite. Senso di responsabilità anche per la maggior parte dei giovani rientrati da altre regioni d’Italia e dall’estero che si sono registrati ai siti indicati e messi in quarantena.
Questo impegno della collettività è un piccolo sacrificio a fronte del risultato sperato: il contenimento, la sconfitta dell’epidemia che ci permetterà di tornare alla normalità. Questa è la nostra speranza a conferma dell’importanza di attenersi alle norme indicate. Fondamentali comportamenti e azioni a sostegno della solidarietà e della coesione sociale. Uniti ce la faremo